
Andrea Amoroso (PhD) si occupa principalmente di poesia italiana del Novecento; frequenta veri poeti e si ostina a pubblicare libri di poesia che nessuno compra. Non ha composto la Grande Fuga né ha diretto Barry Lyndon, ma affoga i suoi dispiaceri nell’arte. Porta i capelli lunghi e pratica da poco la boxe popolare per vezzo. Negli ultimi tempi ha imparato la progettazione culturale, ma non se n’è nemmeno accorto.
E’ tra i fondatori di Z|S, una rivista sulle culture contemporanee.

Federica Antonucci è laureata in Economia a Roma e specializzata in Economia delle Arti a Venezia. Angosciata dalla realtà in bianco e nero, è convinta che il colore dell’arte sia il vero elisir di lunga vita. Girando per il mondo su una Vespa color smeraldo è alla continua ricerca di nuovi sapori e odori. Ama il giallo delle palline da tennis e il blu del mare d’inverno. Il suo sogno: passeggiare per Manhattan con Woody Allen.

Ilaria Bollati è architetto nella forma mentis ma non di fatto. Ossessionata dal timore della monotonia, curiosa per natura, osserva e coglie i più sottili dettagli. Ora dottoranda, cerca in tutti i modi di contaminare la ricerca con il fare e l’economia della cultura con il design. Produce mostre, mangia libri, gioca con la grafica, adora viaggiare e metabolizza scrivendo. Attratta dagli ‘innesti’, si cimenta a ‘coltivare’ il sistema culturale.

Laura Fattorini si è laureata in Filosofia a Milano e ha studiato Arts Management a Firenze e a Roma. Come Dostoevskij, crede in una Bellezza capace di salvare il mondo e insegue così il suo ideale ispirandosi a Niki de Saint Phalle. Accumulatrice di libri e appassionata di pittura e di fotografia, è convinta che si debba scoprire almeno una cosa nuova al giorno.

Anna Leonelli, ricercatrice per vocazione, è in attesa di diventare dottoranda. Laureata in Economia (Milano), Master in Science (Finanza, Parigi), costruisce progetti per l’arte, esplora le culture della cucina e il sistema della ristorazione. Osserva il mondo con l’estetica di Francis Bacon, e come lui non cerca di dire ma di fare qualcosa. In giro con uno zaino da trekking come una moderna Mary Poppins, risolve problemi come Mr. Wolf.

Valeria Morea, laureata in Economia a Roma e specializzata in Economia delle Arti a Venezia, è dottoranda in Architettura e Territorio sullo Stretto di Messina. Ama imparare, scrivere, leggere, ballare. Non ha molto senso dell’orientamento e si distrae a guardare i colori dell’orizzonte e i balconi dei palazzi. E’ convinta che (quasi) tutto, nella vita, sia cultura e questa le sembra una buona giustificazione per non dire mai di no.

Paolo Pelino è dottore commercialista di giorno, musicista e bridgista di notte. Cerca costantemente di conciliare le esigenze concrete della vita, come ad esempio lavorare, con quelle finalizzate all’evoluzione dello spirito e della mente. Ha frequentato spesso Bruxelles per apprendere direttamente alla fonte i segreti per meglio utilizzare i fondi comunitari destinati alla cultura. Somiglia a un caterpillar: se parte non lo fermi più.

Annarita Renda ha studiato statistica, ha un Master in Management dei Beni e delle Attività Culturali a Venezia e Parigi ed è dottoranda in economia. Soffre d’insonnia da quando era adolescente e si cura con le statistiche che dicono: chi dorme poco vive più a lungo. Pensa che il primo contatto con un’opera d’arte sia uno shock sensoriale, per questo ama Anish Kapoor e Francesca Woodman. Cucina magistralmente il brasato al barolo.

Michele Trimarchi (PhD) ha studiato diritto, economia e musica. Insegna Economia della Cultura, progetta strategie per l’arte e la cultura affrontando le questioni di fondo al di fuori dei format convenzionali. Crede nelle sinergie intergenerazionali, è convinto che la cultura – come tutte le cose ‘inutili’ – sia indispensabile. Appassionato d’opera, ascolta (e canta) Mozart, legge Jane Austen e Tomasi di Lampedusa, si comporta come Forrest Gump.